G Hotel Ancona
Osimo - Via Sbrozzola 26
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Osimo è un’elegante cittadina delle Marche che sorge tra due colline affiancate, la più alta delle quali si chiama Gòmero e ospita il centro storico della città. Osimo è una località dalla storia antica che risale all’epoca dei piceni, ma poi questo territorio poi ha visto susseguirsi diversi popoli come i Greci e i Romani che per la sua strategica posizione l’hanno resa un importante insediamento.
All’epoca, infatti, la città si chiamava Auximum e grazie alla sua ubicazione controllava le vie di comunicazione tra l’entroterra e il Mar Adriatico. Durante il medioevo, Osimo ha mantenuto la sua importanza ed è stata dominata da diverse signorie come i Malatesta e gli Sforza prima di rientrare tra i possedimenti dello Stato Pontificio. Più recentemente, un altro evento per cui Osimo è nota è il cosiddetto Trattato di Osimo, firmato in città nel 1975 per fissare i confini tra l’allora stato della Jugoslavia e l’Italia.
Ora Osimo è una cittadina dal grande fascino perché è riuscita a custodire nel tempo un ampio patrimonio artistico, architettonico e culturale che racconta molto della sua lunga storia. Inoltre, essendo situata a pochi chilometri dal mare e dalla Riviera del Conero, Osimo è considerata anche una base perfetta per esplorare la zona.
Il centro storico di Osimo che ora possiamo visitare è frutto dell’ampliamento dell’antico castro costruito dai romani secondo le tecniche del tempo e con la presenza, quindi, di un cardo e di un decumano che si può riconoscere nell’attuale Corso Mazzini. L’ingresso al centro veniva garantita da quattro porte, tre delle quali sono ancora visibili. Cuore della città è ora la Piazza Comune da dove parte la via dell’Antica Rocca che conduce sulla sommità del colle Gòmero dove sorge la Cattedrale cittadina.
La Cattedrale di San Leopardo è stata costruita tra il XII e il XIII secolo ed è considerata un capolavoro dell’architettura romanico-gotica romanica. L’edificio originale ha poi subito nel corso dei secoli diverse modifiche ma ha sempre mantenuto intatta la sua austerità e il suo rigore.
All’esterno la facciata presenta due maestosi portali in pietra ed è stato arricchito da un grande rosone, mentre all’interno si trovano tre navate decorate con affreschi medievali che narrano storie della Bibbia e un grande crocifisso ligneo del XII secolo. La Cattedrale custodisce anche una cripta realizzata nel XII secolo dove si trovano i sarcofagi con le reliquie di alcuni martiri e di alcuni santi vescovi osimani.
Vicino alla Cattedrale di San Leopardo si trova anche il Battistero costruito attorno al XV secolo che ha subito, però, diversi restauri agli inizi del Seicento. Al suo interno si possono ammirare un pregiato soffitto a cassettoni lignei, opera dell’artista Antonio Sarti di Jesi, e una fonte battesimale in bronzo della prima metà del XVII secolo.
La Basilica di San Giuseppe da Copertino è stata costruita a fine XIII secolo ed era in origine conosciuta come Basilica di San Francesco dato che era stata intitolata a San Francesco d’Assisi che era venuto in visita alla città. Nella seconda metà del XVIII secolo, in occasione della canonizzazione di frate Giuseppe da Copertino è stata cambiata la titolazione della chiesa.
La facciata settecentesca delle Basilica è molto semplice mentre l’interno ha un’unica navata con cappelle laterali che vantano numerose opere d’arte ed eleganti decorazioni. L’edificio religioso vanta anche una cripta con le spoglie di San Giuseppe, patrono di Osimo e santo protettore degli studenti; vicino alla cripta è stato allestito anche un piccolo museo che racconta il legame tra San Giuseppe e la città.
Palazzo Campana è stato fino ad inizio Settecento la residenza della famiglia Campana prima di essere destinato alla sede del Seminario cittadino dove hanno studiato quelli che poi sono diventati Papa Leone XII e Papa Pio VIII. Avendo raggiunto grande fama, il palazzo è stato oggetto di lavori di ampliamento e ristrutturazione in parte eseguiti da Andrea Vici, allievo di Luigi Vanvitelli.
Oggi il grande complesso ospita diverse realtà: in un’area centrale c’è la sede dell’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente affiancata nell’ala ovest dalla Biblioteca Comunale “Francesco Cini” e dall’Archivio Storico Comunale. L’ala est, invece, ospita il Museo Civico di Osimo, dove è possibile ammirare una vasta collezione di opere d’arte come affreschi trecenteschi di Andrea da Bologna e un polittico raffigurante l’Incoronazione della Vergine dei fratelli Antonio e Bartolomeo Vivarini.
Piazza del Comune, luogo di ritrovo e d’incontro grazie ai numerosi caffè e ai negozi, ospita anche lo storico Palazzo Comunale che è stato costruito tra il 1457 e il 1678 e vanta una splendida facciata in cotto rosso. Accanto al palazzo si trova la torre civica che era stata eretta nel XIII secolo ma poi è stata modificata nel 1538.
All’ingresso del Palazzo si trova il lapidario dove sono esposte dodici statue tutte acefale che un tempo abbellivano l’antico foro romano; proprio per la presenza di queste sculture la città è anche detta “la città dei Senza Testa”. Non si sa perché le statue a grandezza naturale siano senza capo: secondo alcuni non state completate, mentre secondo altri le teste sono cadute durante vicissitudini belliche.
Si possono poi qui ammirare numerosi altri reperti d’epoca romana come statue, epigrafi e bassorilievi ma anche resti medievali tra i quali spiccano una stele con la figura del dio Attis e il rilievo raffigurante una processione di magistrati con littore. Il reperto più importante, però, è senza dubbio la più antica iscrizione finora rinvenuta con il nome di Pompeo Magno (52 a.C.) che si dice abbia cominciato la sua carriera politica e militare proprio a Osimo.
La prima cinta muraria a protezione della città è stata costruita dai romani attorno al 174 a.C. per volontà dei censori Q. Fulvio Flacco e A. Postumio Albino che realizzarono anche il foro nell’odierna Piazza Boccolino. Le mura all’epoca si estendevano per oltre due chilometri lungo l’insediamento, ma ora di quel perimetro è rimasta visibile solo una piccola sezione di circa 200 metri. I mattoni erano stati impilati con la tecnica dell’opus quadratum che consisteva nella sovrapposizione di blocchi squadrati alti quasi 10 metri.
La cinta muraria è poi stata a più riprese ampliata, ristrutturata ma anche distrutta durante i diversi attacchi. Lungo le mura ora sono ancora visibili tre porte: Porta Musone (a sud), Porta San Giacomo (a nord) e Porta Vaccaro che è stata rimaneggiata ad inizio Novecento. Attualmente è possibile salire in cima a questa imponente porta e ammirare uno stupendo panorama sulle zone circostanti.
Il sottosuolo di Osimo ospita una complessa rete di gallerie, cunicoli ed ambienti sotterranei scavati su più livelli che sono stati costruiti più di duemila anni fa dalla popolazione come passaggi segreti ma anche per rifornire d’acqua le abitazioni. Molti di questi passaggi sono stati collegati con l’esterno tramite un pozzo, mentre altri erano luoghi di preghiera e conservano testimonianze sacre e religiose. Ora sono presenti tre aree sotterranee che si possono visitare, le Grotte del Cantinone, le Grotte Simonetti e le Grotte Riccioni, dove si possono ammirare una varietà di rappresentazioni che vanno dai bassorilievi di natura religiosa a quelli legati ai Cavalieri Templari.
Le principali sono le Grotte del Cantinone6 che si snodano per un tratto di circa 300 metri sotto il Mercato Coperto e il Santuario di San Giuseppe da Copertino, e custodiscono per lo più immagini di tipo religioso; probabilmente frati ed eremiti venivano qui per ritirarsi in preghiera e in meditazione nel più assoluto silenzio. Le Grotte Simonetti e le Grotte Riccioni, invece, conservano molti simboli associati alla presenza nella zona dei cavalieri Templari dell’Ordine Sovrano Militare di Malta.
Il Teatro La Nuova Fenice è stato costruito in stile neoclassico dall’architetto Gaetano Canedi a partire dal 1877 sulle rovine di una precedente struttura teatrale. L’edificio è stato inaugurato nel settembre 1894 con la rappresentazione della Carmen di Bizet e da allora rappresenta un po’ il centro culturale della città.
L’interno ha una struttura a ferro di cavallo, si sviluppa su tre ordini di palchi più il loggione ed è abbellito da eleganti decorazioni e preziosi affreschi. Sul palcoscenico colpisce tutti gli spettatori un sipario realizzato dallo scenografo Alfonso Goldini.
La prima chiesa che si incontra entrando ad Osimo da Porta Vaccaro è un antico complesso che un tempo era un convento ma poi ha subito importanti lavori di rimaneggiamento ad opera dei frati domenicani nel corso del XV secolo. Ora si può qui ammirare quella che è diventata la Chiesa di San Marco, uno splendido edificio religioso costruito in stile barocco con un’unica navata arricchita da opere d’arte di grande pregio.
È all’interno custodita una maestosa tela dell’altare, raffigurante la Madonna del Rosario con il Bambino, i Santi Domenico e Caterina da Siena, dipinta dall’artista italiano Il Guercino. Spostando lo sguardo sulla parete sinistra si può notare l’unico frammento rimasto dell’edificio antico: un affresco quattrocentesco di Pietro di Domenico da Montepulciano che rappresenta la Madonna in trono con il Bambino e i Santi.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Osimo non è una cittadina molto grande ma offre diverse opzioni di alloggio come diversi hotel e accoglienti B&B. La zona migliore dove alloggiare per esplorare la città è senza dubbio il centro storico dato che da qui si possono raggiungere a piedi le principali attrazioni, negozi e ristoranti. Un’altra alternativa è soggiornare fuori dal centro tra le colline marchigiane dove si trovano diversi agriturismi e country house.
Osimo è facilmente raggiungibile dalle principali città italiane in auto, mentre risulta un po’ più lungo raggiungerla con i mezzi pubblici. In macchina sia da nord che da sud, bisogna viaggiare lungo l’autostrada Adriatica A14 fino all’uscita Ancona Sud-Osimo, per poi imboccare la SS16 e seguire le indicazioni per Osimo.
Chi vuole viaggiare in treno può arrivare sino alla stazione di ferroviaria di Osimo-Castelfidardo e poi proseguire utilizzando la Linea N della compagnia ConeroBus. In alternativa, ci si può servire della stazione di Ancona che dista all’incirca 20 km ma è meglio collegata; da lì poi si deve proseguire con le linee bus della compagnia Contram Mobilità che impiegano circa 30 minuti a raggiungere Osimo. L’aeroporto più vicino è l’Aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara Marittima che dista all’incirca 25 km.
Che tempo fa a Osimo? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Osimo nei prossimi giorni.
Osimo sorge in una posizione strategica sulle colline marchigiane ed è, quindi, considerata una base ideale per esplorare l’area. Osimo, infatti, si trova a breve distanza dalle principali città della regione come Ancona (25 km), Recanati (21 km) e Loreto (17 km).
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