Immersa tra verdi colline marchigiane, Recanati è una città che incanta per il suo suggestivo centro storico ricco di monumenti e testimonianze del passato ma anche per essere stata la patria di illustri figure letterarie, come Giacomo Leopardi e il cantante lirico Beniamino Gigli. Si sa per certo che questi territori erano abitati sin dai tempi antichi dai Piceni, ma la città si è sviluppata come centro urbano durante la dominazione romana quando era conosciuta con il nome di “Ricina”. Nel corso dei secoli questo territorio ha poi conosciuto periodi di splendore e prosperità sotto il dominio di varie famiglie nobiliari, tra cui i Da Varano e i Leopardi.
Nel Rinascimento, Recanati è diventata un importante centro culturale e artistico e ha attirato letterati, artisti e intellettuali di fama internazionale come Lorenzo Lotto, Guercino, Caravaggio, Sansovino e Luigi Vanvitelli. Il centro cittadino sorge su un colle a 293 metri di altitudine ed è circondato da verdi colline e da cime montuose come il Monte Conero e i Monti Sibillini. Per questo motivo, alla pari di altri borghi marchigiani, anche Recanati è definita come una “città balcone” per gli splendidi e vasti panorami mozzafiato che regala.
Ora questa è una cittadina famosa per la sua vivace atmosfera ma anche per la sua ricca eredità artistica e culturale, evidente nei suoi monumenti antichi, nei palazzi storici e nelle opere d’arte qui conservate. Inoltre, Recanati vanta un’animata scena artistica e musicale grazie agli eventi e ai festival che animano i suoi teatri e le sue strade durante tutto l’anno.
Il centro storico di Recanati è un labirinto di vicoli medievali, piazze storiche e palazzi rinascimentali che hanno mantenuto il fascino di un tempo. Da visitare rigorosamente a piedi, Recanati vanta diverse piazze ma il cuore cittadino è Piazza Leopardi che ospita la statua del famoso poeta ed è circondata da caffé, ristoranti e negozi caratteristici. Un’altra piazza molto importante è Piazzetta del Sabato del Villaggio dove si trova la Casa di Leopardi, ma anche l’abitazione di Silvia (ispiratrice di molte poesie leopardiane) e la Chiesa di Santa Maria dove Leopardi è stato battezzato.
Per molti la scoperta di Recanati parte da Casa Leopardi, dimora storica della famiglia dove il poeta Giacomo Leopardi (1798 –1837) ha trascorso gran parte della sua vita e ha composto molte delle sue opere più famose. Questa sorge su Piazzetta Sabato del Villaggio ed è ancora di proprietà dei discendenti del celebre scrittore che, però, hanno deciso di aprire l’edificio al pubblico. Il complesso è stato ristrutturato verso la metà del XVIII secolo dall’architetto Carlo Orazio Leopardi, a cui si deve tra le altre cose la realizzazione della maestosa facciata in laterizio.
Il percorso di visita permette di esplorare gran parte delle stanze della residenza, compreso il piano nobile che vanta sale finemente affrescate e decorate. L’ambiente più affascinante della casa, però, è considerata la biblioteca che custodisce oltre 20.000 volumi, tra cui antichi manoscritti raccolti da Monaldo Leopardi, padre del poeta.
“Sempre caro mi fu quest’ermo colle. E questa siepe, che da tanta parte. Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.” Chi non ricorda l’incipit di questa famosa composizione leopardiana? Con il “L’infinito”, questa è una delle liriche più famose dei Canti di Giacomo Leopardi che l’ha scritta proprio qui a Recanati durante la sua giovinezza ammirando i paesaggi circostanti la sua abitazione.
Dalla Casa di Leopardi è facile, quindi, raggiungere la ormai celebre “Collina dell’Infinito”, un colle che nel 1819 ha ispirato il poeta, quando aveva poco più di vent’anni, nella composizione della lirica. Noto anche come Monte Tabor, il Colle dell’Infinito regala una vista panoramica sulle montagne e sulle campagne marchigiane e qui ora si trova il giardino dell’ex convento di Santo Stefano che ospita in entrata una lapide con l’incipit de L’Infinito.
La Chiesa di Sant’Agostino con il suo chiostro è un edificio di grande importanza artistica e storica dato che all’interno ospita affreschi di grande pregio del XV secolo ma anche perché è un altro dei luoghi leopardiani. Questa chiesa, infatti, è famosa perché il suo campanile è la torre cantata nella poesia “Il passero solitario” scritta tra il 1829 e il 1830 da Leopardi.
Nel poema l’artista racconta di un passero che vede appoggiato sulla cima della torre campanaria di Recanati e fa dei parallelismi tra la solitudine dell’animale e la sua esistenza solitaria. La torre risalente al XIII secolo ha una pianta quadrangolare con quattro archi e nella parte superiore è stata decorata con archetti pensili e con cuspidi angolari.
Come menzionato, un’altra celebre piazza di Recanati è senza dubbio Piazza Giacomo Leopardi, rinnovata del 1998 in occasione del bicentenario della nascita dell’artista, ospita al centro una statua che ritrae il poeta realizzata dallo scultore Ugolino Panichi (1839 –1882).
Attorno alla piazza si possono ammirare il Palazzo Comunale che ospita il Museo Beniamino Gigli (1890-1957), dedicato al tenore e attore italiano, e la Chiesa di San Domenico. Altro sito di interesse è la torre ghibellina, detta Torre del Borgo, risalente al XII secolo e ora sede di un museo.
La Torre del Borgo è un edificio costruito attorno al 1160 a pianta quadrata alto all’incirca 36 metri al cui interno è ora presente il MUREC (Museo di Recanati) che narra la storia della città dalle sue origini al Novecento. Lungo il percorso museale un approfondimento particolare è stato dedicato ai personaggi più illustri che sono nati, hanno vissuto o hanno lavorato a Recanati e hanno creato così un legame con la città. In cima alla torre è presente un terrazzo panoramico che regala una vista mozzafiato su Recanati e su tutto il territorio circostante.
Dall’esterno si possono ammirare le decorazioni del terrazzo: da un lato è stata installata una scultura che ritrae un leone rampante realizzato da Jacopo Sansovino mentre sul lato est si può vedere lo stemma della città di Fermo che è stato donato a Recanati in segno di amicizia. È presente anche un orologio con un quadrante in pietra bianca realizzato verso la metà del Cinquecento e un bassorilievo bronzeo di Pier Paolo Jacometti raffigurante la Traslazione della Santa Casa di Loreto.
Il Teatro Giuseppe Persiani è un altro gioiello dell’architettura neoclassica del centro di Recanati e qui da quasi duecento anni avvengono spettacoli teatrali, concerti ed eventi culturali durante tutto l’arco dell’anno. Il Teatro, fortemente voluto da Monaldo Leopardi (padre di Giacomo) è stato inaugurato nel 1840 e poi è stato dedicato a Giuseppe Persiani (1799 –1869), grande compositore recanatese di fama internazionale. Progettato dall’architetto Tommaso Brandoni, anche lui di Recanati, al suo interno sono presenti eleganti decorazioni realizzate da pittori marchigiani come Saverio Basili, Luigi Basvecchi, Lorenzo Urbani e Gaetano Ferri.
Al livello del terzo ordine di palchi si trova anche la Sala dei Trenta che ospita un museo dedicato a Beniamino Gigli dove si possono trovare non solo racconti sulla vita del tenore marchigiano, ma anche oggetti, lettere, documenti e fotografie. La realizzazione di questo museo è stata resa possibile anche grazie alla considerevole donazione realizzata dagli eredi di Gigli, in particolare dalla figlia Rina.
Il Duomo di Recanati, noto anche come Basilica di San Flaviano, è stato costruito nel XIII nel luogo in cui in precedenza era già presente una chiesetta del X secolo, della quale rimangono solo poche tracce nella zona dell’attuale cripta. Questo edificio religioso ha poi subito nel corso del tempo diversi lavori di ristrutturazione e rimaneggiamento che gli hanno conferito l’aspetto attuale molto particolare. All’esterno, infatti, la facciata è molto semplice mentre l’interno con una pianta a tre navate conquista tutti i suoi visitatori grazie alle sontuose decorazioni.
In particolare, il soffitto è a cassettoni in legno finemente decorato, l’abside è adornato con affreschi del XVII secolo e sono presenti due imponenti organi. Inoltre, all’interno della chiesa si trova la tomba di papa Gregorio XII, uno degli ultimi papi a non essere sepolto a Roma mentre nella cripta sono sepolti diversi vescovi recanatesi. Annesso al Duomo c’è il Palazzo Vescovile che ospita al suo interno il Museo Diocesano dove sono custoditi importanti affreschi e opere di artisti marchigiani realizzati tra il XIII e il XVIII secolo.
Un altro edificio religioso molto importante a Recanati è la Chiesa di Santa Maria di Castelnuovo realizzata attorno alla prima metà del XII secolo grazie all’ordine dei Benedettini di Fonte Avellana. All’esterno la chiesa presenta una facciata a capanna affiancata da una torre campanaria molto antica a pianta quadrata con due bifore per facciata e decorazioni pensili in cima.
Il portale è sormontato da una lunetta con un bassorilievo che raffigura la Madonna in trono con i santi Michele e Gabriele ed è stato realizzato dal Mastro Nicola Anconetano nel 1253. All’interno la chiesa è suddivisa in tre navate, una grande navata centrale e due laterali, e conserva affreschi di grande valore come la Madonna con Bambino attribuita a Pietro di Domenico da Montepulciano.
Palazzo Venieri prende il nome dal Cardinal Venieri che ha ordinato la sua costruzione verso la fine del Quattrocento dando mandato all’architetto Giuliano da Majano. Il palazzo è stato costruito sul punto più alto del centro di Recanati ed era stato pensato come come una costruzione a metà tra una residenza e una castello urbano. Nell’agosto del 1497 la morte del cardinale ha posto fine ai lavori di costruzione dell’edificio che è rimasto così incompiuto per secoli.
Nel XVIII secolo la famiglia Carradori, nuova proprietaria dell’immobile, ha ripreso i lavori e il palazzo ha così assunto l’aspetto che conserva tuttora: è stato costruito un altro piano, realizzate le logge e gli archi del portico con colonne in pietra d’Istria e capitelli con lo stemma cardinalizio. Nell’Ottocento gli interni sono stati decorati da Moretti Francesco Saverio, mentre il cortile che ha conservato l’impianto originale si apre su uno splendido paesaggio collinare.
Villa Colloredo Mels è un’elegante villa nobiliare le cui origini risalgono al medioevo ma poi l’edificio è stato più volte ampliato e rimodernato; ad esempio, il grande scalone interno risale al XVI secolo mentre pitture e decorazioni dei soffitti sono del XVIII secolo. Il nome della villa deriva dalla famiglia friulana dei Colloredo Mels che l’ha comprata verso la metà del XVIII secolo e ne ha fatto una sontuosa residenza.
Ora il palazzo ospita il Museo Civico che si sviluppa su tre piani dove si può approfondire meglio la storia di Recanati e dei diversi personaggi legati alla città marchigiana. In particolare, al piano terra si trovano le sezioni dedicate all’archeologia e alla storia antica e moderna, mentre al piano nobile sono state allestite una sezione dedicata all’Ottocento e a Giacomo Leopardi e la Pinacoteca.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Recanati è una cittadina con un centro storico affascinante e ricco di siti di interesse che si scopre piacevolmente a piedi. Per questo l’area migliore della città in cui soggiornare è quella del centro che permette non solo di essere vicini alle attrazioni e ai numerosi ristoranti ma anche di respirare l’atmosfera cittadina.
Qui si trova una vasta gamma di opzioni di alloggio che vanno da piccoli alberghi ai B&B, dalle strutture ospitate in eleganti residenze storiche e agli hotel di lusso. Un’alternativa al centro è soggiornare nelle zone circostanti, dove immersi nella tranquillità della campagna marchigiana, sorgono agriturismi e relais.
Recanati è facilmente raggiungibile dalle principali città italiane grazie all’ampia rete di strade e autostrade della zona e alle linee ferroviarie. Per chi viaggia in auto la città è servita dalla A14 autostrada adriatica lungo la quale si trova l’uscita Loreto-Porto Recanati e dalla Strada Provinciale 77 Val di Chienti che la collega con Macerata.
Per chi si vuole muovere con i mezzi pubblici il treno è una buona soluzione dato che le stazioni più vicine sono quelle di Porto Recanati e Loreto, entrambe collegate a Recanati da corse di autobus della compagnia Contram. Collegano la città alle località circostanti anche le linee di trasporto pubblico extraurbano di Contram, Conerobus e Sasp. L’aeroporto più vicino è quello di Ancona-Falconara, situato a circa un’ora di distanza in auto.
Che tempo fa a Recanati? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Recanati nei prossimi giorni.
Recanati si trova al centro della regione Marche in una posizione strategica che rende facilmente raggiungibile sia la costa che le montagne. La città dista circa 33 km da Ancona, 20 km da Macerata e meno di 12 km dalla cittadina costiera di Porto Recanati.