Le Marche sono una regione situata nel cuore dell’Italia nota per essere stata uno dei territori culla del Rinascimento italiano, per le mete balneari e per i piccoli borghi fortificati custodi di storie, leggende e tradizioni. A tutto questo si aggiunge anche un patrimonio naturale straordinario fatto di montagne maestose, colline verdi e riserve naturali incontaminate che offrono paesaggi stupendi, un ricco patrimonio faunistico e diverse opportunità per gli amanti delle attività all’aria aperta e dell’avventura.
All’interno del territorio marchigiano, infatti, sono presenti diversi parchi naturali che preservano la flora e la fauna locali e offrono la possibilità svolgere escursioni a piedi, in bici o a cavallo e di assaggiare presso agriturismi e aziende agricole i prodotti tipici locali. In totale nella regione sorgono due parchi nazionali (Parco dei Monti Sibillini e Parco del Gran Sasso e Monti della Laga), quattro parchi regionali e ben sei riserve naturali. Numerosi sono, inoltre, le cittadine e i borghi che sorgono in cima alle colline circondati dal verde di uliveti e vigneti e sono spesso chiamati “I balconi delle Marche” per la loro posizione che regala scorci mozzafiato.
I parchi naturali delle Marche rappresentano delle vere e proprie oasi di biodiversità e bellezza paesaggistica che offrono percorsi e sentieri di diversi livelli di lunghezza e difficoltà adatti ai più allenati ma anche a chi ama semplicemente trascorrere tempo nel verde.
Tra i parchi regionali più famosi c’è sicuramente il Parco Regionale del Monte Conero che sorge a sud del centro cittadino di Ancona e include al suo interno diverse tipologie di paesaggi e territori. Lungo la costa, infatti, si trovano scogliere a picco sul mare che nascondono spiagge incontaminate, baie e calette tranquille, mentre l’entroterra custodisce un gran numero itinerari e sentieri che possono essere percorsi non solo a piedi ma anche in mountain bike o a cavallo.
Altro Parco Regionale è quello del Monte San Bartolo che si estende lungo la costa adriatica nella provincia di Pesaro e Urbino comprendendo al suo interno le cittadine di Gabicce Mare e Pesaro. Questo territorio era stato descritto per il suo aspetto selvaggio e impervio anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia come ventoso e difficile da esplorare. Al suo interno, infatti, si trovano due aree distinte: da un lato la falesia a picco sul mare con le spiagge e dall’altro il territorio interno che ospita numerose grotte e sentieri. Parte del territorio del parco, poi, è ancora destinato all’agricoltura con la coltivazione di importanti prodotti tipici, come il vino. Per quanto riguarda gli animali qui sono presenti diverse specie come il capriolo, la volpe, il tasso, l’istrice, la donnola, la lepre, il ghiro, diversi tra rettili e anfibi e numerose specie di uccelli.
Gli altri due parchi regionali della regione sono il Parco del Sasso Simone e Simoncello e il Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi, considerato il polmone verde della regione perché con i suoi 10.026 ettari è l’area protetta più estesa delle Marche. Ricco in biodiversità, questo parco vanta all’interno 35 sentieri segnalati, di diversa lunghezza e difficoltà, e permette di ammirare siti di grande interesse come le note Grotte di Frasassi, la Gola della Rossa ma anche eremi, abazie e piccoli borghi. Il Parco del Sasso Simone e Simoncello, invece, si estende tra le Marche e l’Emilia-Romagna e vanta zone collinari-montuose con facili sentieri panoramici ma anche speroni rocciosi che un tempo erano ricchi di fortezze e avamposti.
Tra i parchi nazionali marchigiani, invece, il più importante è sicuramente il Parco dei Monti Sibillini che grazie alle sue vette è considerato un paradiso per gli amanti del trekking e dell’alpinismo. Situato tra le province di Macerata e Ascoli Piceno, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un’area che ospita non solo cime montuose ma anche valli profonde, laghi alpini e un ricco patrimonio di flora e fauna. È la meta ideale per gli amanti dell’escursionismo, dell’alpinismo ma anche di chi ama andare in bicicletta grazie alla presenza del famoso anello dei Sibillini. A piedi, invece, merita la Grande Via del Parco che si snoda tra boschi, aziende agricole, abbazie e musei. Nella zona dei Monti Sibillini si trovano anche le vette più alte delle Marche con numerose cime che superano i 2000 metri di altitudine, tra i quali spicca il monte Vettore che con i suoi 2476 metri è il più alto della regione.
Il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, invece, si estende tra le regioni Abruzzo, Lazio e Marche su una superficie di oltre 140mila ettari. Nelle Marche, in particolare nella provincia di Ascoli Piceno, si estende il settore settentrionale del massiccio montuoso dei Monti della Laga che offre paesaggi selvaggi, ideali per chi cerca la tranquillità e natura incontaminata. Fino a qualche anno fa la zona non era molto conosciuta mentre ora è una meta per gli appassionati di montagna, di alpinismo e di sci alpino. Due sono i comuni marchigiani che rientrano all’interno del Parco: Acquasanta Terme e Arquata del Tronto, nota per la presenza di una storica rocca medievale che sovrasta l’abitato.
Le zone collinari delle Marche sono molto affascinanti e ricche di attrattive non solo naturali ma anche storiche, architettoniche e gastronomiche. Le colline marchigiane, ricoperte da vigneti, uliveti e boschi, regalano vedute mozzafiato e la possibilità di scoprire borghi medievali, tradizioni antiche e ottimi prodotti del territorio. Tra le cittadine più famose delle colline marchigiane che invitano alla scoperta di rocche e fortezze a un ritmo lento e rilassato ci sono Gradara, nota come la “Città degli Innamorati”, Recanati, città natale di Leopardi, Offagna con la sua bellissima rocca e il suggestivo borgo di Cingoli.
Nelle Marche si trovano anche ben sei riserve naturali che sono dei veri e propri scrigni di biodiversità e bellezza paesaggistica che conquistano sempre tutti i visitatori. Tra le più frequentate c’è sicuramente la Riserva naturale statale Gola del Furlo che è un’area protetta estesa per quasi 4000 ettari nella provincia di Pesaro e Urbino ed è territorio per alcune specie a rischio estinzione come l’aquila reale, l’albanella minore, il falco pellegrino e il lanario. Molto importante anche la presenza di mammiferi come il lupo, il daino, il capriolo, il cinghiale, l’istrice e la puzzola e di rettili. La Gola del Furlo è sempre stata ritenuta di grande importanza strategica dato che è considerata luogo di valico dell’appennino verso il Mare Adriatico; di qui, infatti, passava anche l’antica Via Flaminia che da Roma conduceva fino a Fano e nella zona sono ancora presenti testimonianze dell’epoca romana come ponti e gallerie.
La Riserva Naturale Regionale Abbadia di Fiastra, invece, con i suoi boschi secolari e la presenza dell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra è un’oasi di pace e spiritualità dove recarsi per rigenerarsi. In particolare, l’antico monastero cistercense ha garantito nel corso del tempo la conservazione di una foresta di circa 100 ettari in cui protagonisti sono gli alberi di cerro. Si continua poi con la riserva naturale Montagna di Torricchio situata sempre in provincia di Macerata e dichiarata riserva biogenetica dal Consiglio d’Europa.
Un altro sito molto importante è la Riserva Naturale della Sentina che si sviluppa all’interno del Comune di San Benedetto del Tronto e nonostante sia la più piccola area protetta delle Marche ha in realtà una grande valenza ambientale. Le altre due riserve presenti nel territorio sono la Riserva Naturale del Monte San Vicino e Monte Canfaito e la Riserva Naturale Regionale “Ripa Bianca” di Jesi che rappresenta una delle più importanti zone umide della regione.