Considerata un vero e proprio gioiello italiano, Urbino è una città dell’entroterra marchigiano che è stata molto famosa soprattutto durante il Rinascimento quando era diventata la casa di numerosi artisti, scienziati, matematici e poeti. Considerata uno dei centri più importanti dell’arte italiana, la città dal 1998 è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dato che conserva un centro storico davvero ricco di siti e monumenti di grande valore.
Fondata dagli antichi Romani, Urbino ha poi conosciuto un periodo d’oro durante il dominio della famiglia Montefeltro, cominciato nel XIII secolo e finito nel XVI con il passaggio alla famiglia Della Rovere. Durante questi anni, la città ha ospitato famosi artisti e letterati ed è stata il luogo di nascita del famoso pittore Raffaello Sanzio (1483-1520).
Circondata da colline e paesaggi naturali mozzafiato, Urbino è famosa perché è riuscita a conservare l’atmosfera rinascimentale di cittadina vivace e animata, ricca di storia, arte e cultura. Ora, camminare tra le sue vie acciottolate, circondate da palazzi rinascimentali e antiche chiese, è come fare un vero e proprio viaggio indietro nel tempo in un’era che affascina ogni visitatore.
Dal punto di vista urbanistico Urbino è riuscita a conservare nel corso del tempo l’impianto realizzato tra il XIV e il XV secolo grazie alla signoria del Montefeltro, e in particolare a Federico da Montefeltro. La conformazione rinascimentale è stata ottenuta rispettando il vecchio impianto medievale grazie all’impegno di abili professionisti e maestranze locali che nel corso dei secoli hanno lavorato per la conservazione delle mura, dell’architettura e dell’urbanistica. Questo ha portato Urbino a diventare un vero e proprio museo a cielo aperto e una meta culturale molto apprezzata non solo per i suoi siti di interesse e la sua lunga storia, ma anche per gli eventi e i festival culturali organizzati.
Il cuore di Urbino è senza dubbio il Palazzo Ducale che è considerato un capolavoro dell’arte rinascimentale ed è stato costruito a partire dal 1444 da Federico da Montefeltro che voleva una residenza maestosa per la sua famiglia. L’edificio visto dall’esterno potrebbe sembrare sobrio ma è in realtà un grande complesso realizzato da Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini e conserva all’interno opere di grande pregio, eleganti arredi e stanze riccamente affrescate.
Attualmente, una visita al Palazzo permette di conoscere come era secoli fa la residenza dei Duchi e allo stesso tempo di ammirare una nutrita collezione di opere d’arte del Rinascimento italiano che sono parte della Galleria Nazionale delle Marche. In particolare nell’area residenziale, l‘appartamento del Duca conserva le opere più preziose, notevoli stucchi e decorazioni in legno intarsiato realizzate da Baccio Pontelli; l’appartamento della Duchessa, invece, è stato arredato con opere di Raffaello e di Tiziano, mentre le sale di rappresentanza espongono altre importanti tele.
Al secondo piano si trova l’appartamento roveresco che prende nome da Guidobaldo della Rovere che ha voluto la sua realizzazione a metà Cinquecento. Oltre a creazioni di famosi autori come Federico Barocci, Giovanni Francesco Guerrieri, Federico Zuccari, Claudio Ridolfi e Girolamo Cialdieri qui è esposta anche una collezione di maioliche rinascimentali.
Come già accennato, la Galleria Nazionale delle Marche si trova presso Palazzo Ducale ed è stata fondata nel 1912 per custodire ed esporre opere acquisite durante gli anni delle signorie dei Montefeltro e dei Della Rovere e realizzate tra il XIV e il XVIII secolo. Al suo interno è, quindi, possibile ammirare opere come la “Flagellazione” e la “Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca, il Ritratto di Gentildonna detto “La Muta” di Raffaello. Qui si trova anche un quadro simbolo dell’arte italiana, ovvero “Veduta della Città ideale“, realizzato alla corte di Federico da Montefeltro.
Questo dipinto che doveva rappresentare il concetto teorico rinascimentale della città ideale non è ancora certo chi lo abbia realizzato, ma tra i nomi proposti ci sono Piero della Francesca, Luciano Laurana, Donato Bramante e Francesco di Giorgio Martini. Oltre ai capolavori pittorici, si trovano anche altre sezioni dedicate alle collezioni di ceramiche, monete e oggetti di arredo rinvenuti nel territorio.
Il Duomo di Urbino, noto anche con il nome di Cattedrale di Santa Maria Assunta, era stato originariamente costruito nel XV secolo ma poi, in seguito ad un terremoto avvenuto nel gennaio del 1789, è stato ricostruito. I nuovi lavori hanno visto la costruzione di un edificio religioso in stile neoclassico con una facciata in pietra ornata da statue che rappresentano le Virtù Teologali (Fede, Speranza e Carità).
La chiesa ha una pianta a croce latina e all’interno tre navate coperte da una volta a botte che presenta all’incrocio con il transetto una maestosa cupola cassettonata. Sono presenti anche tre opere d’arte di grande pregio di Federico Barocci (il Martirio di San Sebastiano, la Santa Cecilia e l’Ultima Cena) e una pala di Claudio Ridolfi raffigurante la Traslazione della Santa Casa di Loreto.
Sotto l’edificio del Duomo di Urbino si trovano le Grotte composte da quattro cappelle erette tra il XVI e il XVII secolo e collegate tra di loro dal Corridoio del Perdono. Le cappelle, tutte finemente decorate, sono la Cappella della Natività, la Cappella del Crocifisso, la Cappella della Resurrezione e la Cappella del Sepolcro, dove si trova rappresentato il Compianto di Cristo.
Raffaello Sanzio (1483-1520) è uno dei pittori più importanti del periodo rinascimentale ed è nato il 28 marzo 1483 ad Urbino presso una casa del centro storico che ora è stata riconvertita in museo. In questo edificio, Raffaello Sanzio ha trascorso la sua infanzia e parte della giovinezza quando ha cominciato a frequentare la bottega del padre, Giovanni Santi, un affermato artista alla corte dei Montefeltro che era in quel periodo un centro artistico di primo ordine.
La Casa Natale di Raffaello racconta la vita del grande artista rinascimentale, la sua formazione e il suo percorso artistico che lo ha portato a lavorare prima a Firenze e poi a Roma, dove ha realizzato opere di grande valore artistico. Il percorso espositivo permette di scoprire alcune tele del famoso pittore, oggetti connessi a Raffaello come copie dei suoi dipinti, bozzetti, lettere ma anche diversi quadri dipinti dal padre Giovanni.
La Chiesa Oratorio di San Giuseppe è stata costruita all’inizio del Cinquecento come sede dell’omonima confraternita, fondata dal frate francescano Gerolamo Recalchi da Verona. Oggi, gran parte del complesso può essere visitata ed è caratterizzata da un’atmosfera intrisa di profonda spiritualità e da affreschi straordinari, in gran parte voluti dalla famiglia Albani della quale faceva parte Papa Clemente XI.
La chiesa ha una pianta rettangolare e un’unica aula arricchita da splendide opere pittoriche realizzate da diversi artisti, tra i quali spicca Carlo Roncalli di Urbino che ha raffigurato episodi della vita di San Giuseppe; lo stesso Roncalli ha poi dipinto anche nella Cappella dello Sposalizio il Matrimonio della Vergine con San Giuseppe. Tra le altre creazioni di grande importanza conservate qui c’è un complesso scultoreo raffigurante la Natività di Cristo, realizzato da Federico Brandani tra il 1545 e il 1550.
A circa due chilometri dal centro storico, sul colle di San Donato, si trova la Chiesa di San Bernardino, costruita per volere di Federico da Montefeltro come luogo di sepoltura per lui e i suoi familiari. Il progetto è stato eseguito dall’architetto Francesco di Giorgio Martini, lo stesso che ha realizzato anche il Palazzo Ducale che si è servito dell’aiuto di un giovane Donato Bramante.
Il risultato finale è una chiesa in stile rinascimentale con un esterno davvero essenziale e severo che è in contrasto con la raffinatezza degli interni dove si trovano raffinate decorazioni e opere di grande valore. L’esterno della chiesa, infatti, è stato realizzato in laterizio e si presenta semplice e compatto, mentre l’interno è caratterizzato da un elegante classicismo e dai cenotafi dei duchi Federico e Guidobaldo da Montefeltro.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
La zona migliore dove dormire durante una vacanza ad Urbino è senza dubbio il centro storico che non solo permette di raggiungere facilmente i principali siti di interesse ma consente di avere vicini anche ristoranti, locali e negozi. In centro si trovano strutture di grande charme e fascino spesso situate all’interno di residenze storiche ma anche piccoli B&B dall’atmosfera accogliente e familiare.
Chi vuole dormire fuori dal centro città può valutare uno degli agriturismi che si trovano immersi nel verde delle colline marchigiane e sono l’ideale per un soggiorno più tranquillo e spesso anche più sostenibile.
Data la sua posizione e la mancanza di adeguati collegamenti ferroviari, il modo migliore per raggiungere Urbino è l’automobile. In macchina, da nord bisogna percorrere l’Autostrada A14 direzione Bologna – Canosa fino all’uscita Pesaro-Urbino che dista 37 km dalla città e poi proseguire lungo la SS 423. La SS 423 consente anche il collegamento con la città di Pesaro mentre la Superstrada E78 con quella di Fano.
La città purtroppo non dispone di una stazione ferroviaria e chi vuole viaggiare in treno deve servirsi della stazione di Pesaro (distante 35 km) o di Fano (distante 47 km) e poi da lì proseguire in autobus. Linee autobus a lunga percorrenza sono generalmente attive con le città di Pesaro, Ancona, Roma, Arezzo e Fano.
Gli aeroporti più vicini sono lo scalo Federico Fellini di Rimini situato a meno di 60 km e quello di Falconara Marittima che dista all’incirca 90 km.
Che tempo fa a Urbino? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Urbino nei prossimi giorni.
Urbino è un’affascinante cittadina situata nel cuore delle Marche che vanta anche una posizione ideale per esplorare le altre bellezze della zona. In particolare, la città dista 36 km da Pesaro, 46 km da Fano e 100 km da Ancona.